Brutto svegliarsi di colpo nel cuore della notte con la sensazione che qualche animale, tipo topo, ti stia camminando sul corpo…
Per fortuna deve esser stata la lunga tenda della finestra , che con un colpo di vento, mi ha accarezzato il viso. Questa è una sistemazione basic, con il materasso che ha sette colli come Roma ed il cuscino che sembra riempito di ghiaia…ci mettiamo pure Luigi che russa, la pioggia che cade sul tetto di paglia/lamiera, la capretta che bela a 10 m, la porta che cigola, il caldo umido che appiccica il mio pigiamino di seta, e voilá ( …qui parlo francese😎), la ricetta per la notte perfetta prima del trekking ad Iwol è completa….
Alle 7.45 siamo all attacco del sentiero. Foto di rito di noi Gruppo Avventura “I Belli” ,con il cartello a tema…😜



E’ un ora di salita, ripidina, anche tra rocce, niente di infattibile almeno a quest’ora, ma il caldo umido, la mancanza di allenamento, i quasi 69 anni, le due embolie polmonari, un asma, un diabete, dei probabili calcoli al rene, e sette diversi tipi di farmaci ogni giorno, nonché una notte come sopra, fanno sì che l impresa per il sottoscritto diventi quasi titanica, perfino la Franca , più anziana, mi supera, e la guida, in ciabatte, impietosita, mi porta lo zaino.
Ma sono testardo e su, con una ristoratrice brezza che stempera il caldo umido alla fine , ci arrivo…
E lo sforzo è ripagato! Un villaggio grande, autentico , assolutamente non turistico. Donazione al capo villaggio di un po’ di denaro e materiale scolastico, ed abbiamo il permesso di girarci e fotografare. Sono di etnia Bedik, alcune donne hanno piercing al naso.i bambini sono tanti, c’è pure una piccola scuola elementare.
Un maestoso baobab , bellissimo, funge da albero sacro. E miracolo! Ci vendono acqua imbottigliata fresca. Provvidenziale! Il litro e mezzo che avevo , l ho finito salendo quasi subito.
Qui posto solo alcune foto, non posso di più.





















Il ritorno è un gioco da ragazzi, ed alle 11.30 siamo al camp di Leontine. Bernard poi ci porta in città per il pranzo ( degli altri) , io salto e mi abbuffo con 6 od 8 pistacchi. Se vado avanti così praticamente con 0,8 euro di sacchetto comperato il primo giorno e pur lautamente offerto agli altri, mi son pagato i pranzi di quasi tutto il viaggio…😜
Giriamo un po’ il colorito mercato di Kedougou, scattando qualche foto, e ripartiamo attraversando tutto il Parco Niokolo Koba, verso Le Wassaudu, un altro camp su un ansa del fiume Gambia, per vedere gli ippopotami. La pioggia è un caro ricordo, qui torna ad esser tutto secco, la temperatura supera i 40 gradi. L iPhone va automaticamente in protezione termica e si spegne da solo…





Bernard si ferma in una stazione dei ranger del parco lungo la strada. Assaggiamo il buonissimo caffè di Tumba, forte, dolce, speziato. Proprio quello che ci voleva, ed oltre le foto con il ranger ( qui in questo parco ci sono leoni) , c’è una famiglia di facoceri semi domestici per le foto di rito. Un antilope che attraversava la strada l’avevamo vista prima.



Deviamo dalla strada principale , in cui passano di rado solo camion per/da il Mali, per una pista di terra battuta per quasi 4 km.
Arriviamo al tramonto in un posto davvero “africano” , ma ve lo racconto più avanti.
Oggi è venerdì, Sono partito solo una settimana fa, ma, come al solito il tempo in viaggio rallenta e si dilata…

Rispondi a Anna percoAnnulla risposta