La Case Bambou

   

Colazione finalmente abbondante ed alle 9 ci imbarchiamo sulla piroga per il giro delle isole del delta del Casamance ( che è il fiume che da il nome alla regione), tra mangrovie, pellicani aironi   e coccodrilli…

Prima sosta all’ isola di Ourong, tra maiali, capre oche , cani, galline,  , bambini mocciosi e teneri, donne che cercano di rivenderti i quaderni e le caramelle che qualche turista prima di noi ha donato alla scuola, per fare a suo volta le ns donazioni… un business a ciclo continuo…, che poi, tra l altro , oggi la scuola è chiusa. La campanella per richiamare i scolari è una lamiera forata da percuotere con un sasso appesa ad un albero di mango…

Viene chiamata isola dei Tamburi, ci sono due vecchi tronchi scavati con cui, percuotendoli , comunicavano  tra le isole… ( la rete 4G ha ovviamente cambiato le cose 😂)

Riprendiamo la navigazione e dopo una sosta per un rigoroso controllo dei passaporti da parte di un poliziotto armato di tutto punto che ci osservava con un telescopio sin da lontani , sbarchiamo  nuovamente.La seconda isola mi piace di più, vivace e piena di gente, pescatori che caricano le reti, mercato vivace e colorato e poi, anticipato da un fortissimo odore , un enorme piazzale dove su graticci le donne mettono a seccare il pesce al sole. Sono pesci grandi tipo razze.Caricano Tir all’ inverosimile e lo esportano in tutta l Africa.

Terza isola Carabane, è un po’ una delusione, niente di Interessante, piccolo   mercatino artigianale ( ove comunque qualcuno compra) una chiesa, e poi un ristorantino sulla spiaggia ,ove, una volta sistemati spostando tavoli e sedie il gruppo decide che è troppo caro e ce ne andiamo…

Questo viaggio è molto di movimento, intenso, ed il caldo è pesante, siamo tutti un po’ stanchi. Domani giornata di pulmino ed attraversamento di due confini.

sbarcati dalla piroga parte del gruppo torna in hotel con Bernard, per andare in spiaggia, un paio si fermano in un ristorante a farsi un aragosta, ed io mi faccio lasciare nel centro, finalmente , per la prima volta in questo viaggio , da solo a fare e vedere quello che voglio prima di cena.

Che poi mi accontento di una birra , seduto nel Wi-Fi di un baretto senegalese, La Case Bambou, scelto a naso, per caricare il telefonino, scrivere e finalmente stare un po’ per conto mio e rilassarmi guardando l umanità che passa in strada. Una volta mi sarei fatto un sigaro, oramai non posso più…E’ proprio vero, se ti abitui a viaggiare da solo e fare quello che vuoi ,come vuoi, quando vuoi , ti rendi conto della differenza con un viaggio di gruppo.

Eppoi Bernard, venendo a prenderci all’ imbarcadero, come promesso, mi ha portato una cosa, quello vero, in pelle, fatto fare dal Marabu, con la conchiglia come lo volevo io…il mio gri-gri originale! Me lo devo assaporare con calma…

L’ indosso e la cameriera del bar me lo guarda stupita!  Lo riconosce subito e mi chiede , usando il telefonino: “chi mi ha donato il fascino qui in Senegal?”…, forse la traduzione di Google  dal francese non è corretta , sorrido leggendola e sicuramente percepisco la potenza dell oggetto: con questo talismano, assieme al mio geko d argento indonesiano ( vedi post precedente) sarò protetto da quasi tutto, ed avrò fortuna!

Basta crederci 🤪!

Ed infatti che succede? Finita la birra le 4 ragazze cameriere del bar , finito il loro turno, mi invitano gentili a condividere il loro Mafe, piatto piccante di riso carote e noccioline alla maniera senegalese, tutti da un piatto, come se fossi da sempre un loro grande amico… affamato Dai miei pranzi minimalisti, l ho apprezzato molto😉

“Vede più lontano un vecchio seduto che un giovane in piedi”
Proverbio senegalese

7 risposte a “La Case Bambou”

  1. Avatar Luigi
    Luigi

    Tra gri-gri e geko d’argento non ti ferma più nessuno!
    Grazie per il bel feeling di scampolo di viaggiatore solitario!

  2. Avatar architettogatta
    architettogatta

    Pare che tu sia sopratutto stressato dai tuoi compagni di viaggio…..

    1. Avatar Maurizio Cergol
      Maurizio Cergol

      Ma no, non stressano particolarmente, ne ho avuti di peggio🤪…, sono io che prob ogni tanto ho bisogno di solitudine e libertà

  3. Avatar FURIO TONET
    FURIO TONET

    Quindi nel Senegal ci sono ancora tanti senegalesi che ci vivono !! Io pensavo che fossero tutti qui a Trieste 🙂

  4. Avatar Anns
    Anns

    Da ciò che scrivi percepisco un viaggio intenso emozionante ricco colorato, al di sopra delle aspettative 🤞🤞🤞

    1. Avatar Maurizio Cergol
      Maurizio Cergol

      Più o meno è così, ma non si percepisce il caldo atroce di certi giorni, la stanchezza, le intere giornate di pulmino…

      1. Avatar Anna
        Anna

        Sono piccoli dettagli 😂

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