Busan, la seconda città coreana in grandezza , è un enorme area metropolitana che si estende lungo una costa rocciosa e con molte insenature, a sud del paese. Ha spiagge e promontori collinosi, ricorda ed è un po’ simile a Rio de Janeiro come morfologia, densa di grattacieli che spuntano come funghi isolati , in un sottobosco di case più semplici e modeste, ammassate sulle pendici dei promontori.
È un po’ difficile girarci perché le metropolitane (tante) non la coprono tutta. Per raggiungere certi punti ci vogliono gli autobus.
Ci arrivo con circa 3 ore di treno da Seoul, da solo. Le signore del gruppo hanno deciso che preferiscono “coordinarsi” da sole, e quindi non hanno più bisogno di me, anzi…Preferiscono passare questi due giorni in completa autonomia, le rivedrò al gate del volo per l ‘Italia. In effetti coordinare un gruppo di quattro, (donne e comunque viaggiatrici esperte e autonome) è inutile, si mettono d’accordo e fanno quello che vogliono loro, con i loro tempi…
Per cui mi sono organizzato i trasporti, prenotato l’hotel (comodo e nella animata zona centrale), e pianificato cosa fare e vedere a Busan, in questi 2 ultimi giorni da viaggiatore solitario, che è una città molto interessante, varia, giovanile e paesaggisticamente molto scenica. La girerò a modo mio, rapido ed intensivo.
La Corea non è decisamente come il Giappone, i cessi sono abbastanza puliti ma come i nostri , senza gli spruzzini automatici che ti leccano il culo. Il cibo è generalmente molto piccante, la gente la trovo caratterialmente più simile ai cinesi che hai Giapponesi. Hanno una rete di trasporti comparabile come efficenza alla loro, ma le file non sono così ordinate e rigorose, c’è meno rispetto estremo per il prossimo, sono Comunque gentili con gli stranieri. Ci sono attorno molte più scritte in caratteri europei, sono più occidentalizzati e meno chiusi. Hanno una tecnologia di tutto rispetto. Wi-Fi gratuito in treno, metro ed in giro per tutta la città. Qui in camera con il telecomando del televisore Samsung posso gestire per es. lo split dell aria condizionata, e le luci di tutta la camera. Ci ho messo un ora per scoprirlo e spegnere le luci per dormire…
Ci sono decine di mercati stile asiatico, con cumuli di pattume, gestiti bene, per carità , ma non invisibili come in Giappone. Ed i marciapiedi puliti ma ogni tanto sconnessi, non tutti perfetti come nel paese del sol levante.






Decido di iniziare con una visita al Oryukdo Skywalk, una passerella a sbalzo sulle scogliere , con il pavimento in vetro (ci si sale con le sovrascarpe) per avere un panorama della città dal mare, che è comunque immensa e causa foschia da umidità si intravede a malapena. Poi con un autobus e due metro ritorno presso la zona occidentale a vedere BIFF square (Busan International Film Festival) , ove i famosi attori e registi coreani hanno lasciato le impronte delle mani ( o piedi…) su placche sul marciapiede. Tipo Hollywood. Infatti a Busan si producono i film coreani, oltre a festival internazionali di cinema.
Zona molto vivace, molto street food, poco lontano un enorme mercato del pesce , ove, volendo, si può farlo cucinare dopo comperato. Ma non mi ispira molto, pochi pesci decisamente poco freschi, molto pesce secco, qualche vasca con granchi e granzievole vive. E tanti altri mercati e mercatini con decine di vie dense di ristoranti. Un delirio senza fine.
Opto per un Tteokbokki, piatto caldo nazionale di verdura piccantissima e credo tofu, in salsa rossa dolce, che si rivela, per me, praticamente immangiabile . Usano forchettine e cucchiaio, non le bacchette. Compenso con uno spiedino di pollo attraversando la Street food area, ed un gelato . Molto popolare è il barbecue coreano, piatti di carne cruda mista, spesso molto grassa, che si cucina al proprio tavolo con griglia a gas e tubo di aspirazione. Ma fanno piatti minimo per 2, troppa roba . Altro giro di metro e sono a letto a scrivere appunti.









L albergo è comodo, offre caffè gratis, ho un letto matrimoniale tutto per me e riposo bene. Il libro mi rilassa e mi svaga, dai racconti si percepisce il way of living dei giapponesi. E sono più sereno, senza la necessità di mediazione con gli altri.
Con 17 fermate di metropolitana ( per dirvi quanto è grande Busan!) l’indomani vado lungo la costa est, con un programma tipo: spiaggia, tempio sul mare e trenino costiero panoramico a 4 posti. Uscendo dalla metro su una via larga e circondata da alti grattacieli sento subito l aria salmastra e la umida brezza di mare, che si infila per effetto Venturi, tra gli alti edifici. la spiaggia di Haeundae è bella, larga e circondata da grattacieli, uno dei quali , lo Sky -Diamond è alto 99 piani. La terrazza panoramica deve avere una vista pazzesca sulle varie baie di Busan. Dalla passeggiata sulla spiaggia rintraccio la stazione di partenza dei famosi Capsule Train, vagoncini da 4 persone che fanno un giro panoramico della Costa. Biglietti min per due persone e prox partenza dopo due ore, c’è folla, per cui opto per il Beach Train , un tram automatico che fa lo stesso percorso, costa molto meno e va più a nord , vendono biglietti singoli e soprattutto parte dopo solo 45 min . La foschia aumenta, come pure la folla, minaccia pioggia, sono l unico occidentale.










Il giretto in tram panoramico è simpatico , ed è più lungo del capsule Train, La costa è molto bella, quasi selvaggia , tenuta benissimo e con belle passeggiate e terrazze panoramiche sopra gli scogli. Arrivo a nord in un altra spiaggia, con molti surfisti , e qui stranamente niente, non trovo più mezzi pubblici per andare ancora più a nord a vedere lo Haedong Yonggungsa Temple, sul mare, considerato il più bel tempio della Corea (!) ed anche il più potente, quello che se ci vai e preghi ed offri, esaudisce i tuoi desideri.
Forse è per quello che non ci sono molti mezzi pubblici per arrivarci, sarebbe troppo facile! Tento un timido autostop senza successo (tutte le auto qui hanno minacciosi vetri scuri) e alla fine trovo un taxi libero, 2,5 km a piedi con l afa anche no, pur se sulla mappa sembrava vicinissimo.
Il tempio è bello , piccolo, collocato in una piccola insenatura rocciosa, rivolto verso il sorgere del sole sull oceano. Comunque molta gente, soprattutto coreani, pochi i turisti. Esprimo il mio desiderio/preghiera/offerta ( di continuare ad essere e fare quello che sono, in salute, con la mia bella famiglia accanto) Ma non la scrivo su un pezzo di cartoncino o su una tegola come fanno tutti, la tengo per me . Il Buddha capirà.
Trovo un bus almeno per ritornare un po’ verso il centro. Ma mi lascia oltre il fiume che separa un promontorio con un altro perciò mi faccio una altra scarpinata di 30 min per attraversare un ponte. Busan è davvero enorme e non facile, se non la conosci bene. Io con la mia fida cartina cartacea , per pianificare una visita , mi trovo meglio che con Google map (che qualche volta, ammetto, qui è indispensabile)









Arrivo nel quartiere di Gwangalli, anche qui un altra spiaggia enorme, grattacieli altissimi e nighmarket , oltre che un altro enorme mercato di pesce. Ma qui c’è una differenza : davanti la spiaggia , come un palcoscenico , ci passa un enorme ponte a due piani bianco stile Brooklyn , il Gesngandaegyo Bridge, che di sera si illumina tutto di led colorati e laser, con effetti spettacolari , è il più luminoso ponte del mondo . Ed In questa location perfetta si fanno i festival internazionali dei più bei fuochi d artificio, ed ogni sabato c’è il volo serale dei droni luminosi. Ma oggi è lunedì e sono le 4.30 di una giornata, fatta con i miei ritmi, di avido e solitario esploratore del mondo. Cielo bianco latte e nuvoloso, umidità altissima.
Mi infilo in un grande albergo su un grattacielo e con la scusa di chiedere info per la cena (35 euro buffet completo con vini, non male) scrocco gratis le foto dal rooftop al 15 piano🤪










Sono distrutto e disidratato, pur bevendo più che posso. Vorrei aspettare la sera per vedere il ponte con le luci, così mi faccio una birra in spiaggia che si sta vuotando. Torno in metro nel centro per cena, l ultima, domani solo cenetta snack in aereoporto, sono le 8 ed è già tardi , alcuni ristoranti stanno già chiudendo. Cerco dei gamberi alla griglia ma qui non li trovo ed opto per un Hot-Pot semi -vegetariano (mi son fatto portare 100 g di manzo shabu-shabu (tagliata sottilissima), e dal buffet mi scelgo una ventina di vegetali e verdure da cuocere nelle zuppe che ti portano in tavola con la piastra ad induzione. Brodo buonissimo e saporito, più birra: liquidi e sali integrati😜Domani lento rientro a Seoul e preparazione per il lungo ritorno.
Busan di sera è semplicemente spettacolare.
La nuova smartband segna 25312 passi, nuovo record stagionale…Buonanotte


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