In Aereoporto, al gate per Sorong. Ho dormito solo un ora stanotte. Troppi pensieri, troppe cose da fare, fuso, che tra poco aumenterà di ancora un ora. Papua e a 8 ore, giakarta 6.
Tre sveglie messe non sono servite alle 5 ero già in piedi.
C’è stata una quarta, da Lian che mi ha messaggiato per svegliarmi e per dirmi che il taxi da lei ordinato era già sotto L albergo. Ieri mi ha regalato pure 5 mascherine ffp2. Qui le portano quasi tutti, non sono obbligatorie salvo treni e mall, io proprio non ce L faccio.
Sono quasi sconvolto dalla gentilezza di questa ragazza. Ha dimostrato una generosità ed una disponibilità incredibili.
Ma gli indonesiani, mediamente sono così, ricordatevelo se ne incontrate uno, o se pensate di fare vacanze in Asia.
Grazie Lian, so che leggi il mio blog con Google translator. Un sincero abbraccio per tutto quello che hai fatto per me.
Lo zaino mi pesa moltissimo, è al limite. Non è studiato per esser caricato molto. Sarò costretto a prendermi un trolley da cabina prima o poi. Ma comincio ad affezionarmi i, è tutto quello che ho, mi permette di sopravvivere. Oramai ogni cosa ha il suo posto fisso, ogni tasca le sue funzioni.
Ho sempre paura di perdere qualcosa, di dimenticarmela come ho fatto con il cappellino in albergo L altro ieri. Ne ho un altro comunque, quello regalato mi da mia moglie.
Il tempo sembra dilatato e più denso. Viaggiare così intensamente ti fa entrare in un altra dimensione, ti fa vedere le cose diversamente. I rapporti con il prossimo sono diversi da quelli quotidiani. Ed ho avuto la conferma, chi viaggia solo, non è quasi mai solo.
Papua è la terra estrema, quella in cui 50anni fa c’erano ancora i cannibali. Per noi turisti occidentali la metà finale, la punta estrema del mondo, quella che la Patagonia era per Chatwin…
C’è un bel libro di Lawrence Osborn che ne parla “il turista nudo”. È un libro sui viaggi di oggi, che oramai tutto il mondo sarà un immenso resort…

Vabbeh tra poco imbarcano.
La metà finale e quasi vicina…

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