Arte , Deserti e CIA..

   

E’ proprio vero, per viaggiare sereni bisogna un po’ perdersi, lasciarsi andare, girovagare un po’ senza meta, scoprire angoli, scorci, persone, cose. Con questa tecnica non occorrerebbe andare lontano. È vero il detto che viaggiare non è vedere nuovi posti, ma avere nuovi occhi.

Siccome oggi partiamo con tutta calma, c’è tempo per stare in spiaggia dopo colazione , girare ancora la decadente e quindi affascinante Saint Louis , patrimonio UNESCO, e pranzare con calma prima della prossima avventura. Le stradine assolate sono molto ventilate, si sta bene.

Con questo spirito ho girato da solo, dato che non pranzo, la parte sud di Saint Louis, ove c’è un bel museo della fotografia distribuito su circa 8 o 10 case coloniali diverse, e con diverse esposizioni. Ma perdendomi a cercare le singole locations ne ho scoperto delle altre, piccoli cortili nascosti ove artisti espongono le proprie creazioni. L arte, soprattutto quella moderna o contemporanea mi piace, mi riempie, mi stimola, mi fa venir voglia di copiarla. E qui in Africa l Arte è semplice, spontanea, primitiva.

Statue fatte da rottami di ferro, oggettini fatti con vecchi telefonini rotti, quadri, macchie, installazioni, mi affascinano. L arte deve emozionare, vedere strane cose fatte con materiali semplici ed inaspettati, creatività intuizione e gusto mi appagano. In effetti se vi andate a vedere le modeste cose che faccio provengono spesso da legni riciclati.

Anche nel gruppo c’è un po’ d ‘arte. Davide, detto Dado, è un bravo fotografo, che ha girato molto il mondo. Inoltre è un fumettista che ha creato il suo personaggio, FatCat. Usa magliette particolari , è molto sportivo ed assomiglia un po’ a Pantani, viaggia con la sua compagna Alessandra e la nipote di lei, Elena.

Queste sono sue bellissime foto e disegni:

Quando mi chiedono qual è il posto più bello che sono stato, spesso rispondo , il deserto, lasciando perplessi chi , in un deserto, non c’è mai stato.

Poteva mancare quindi in questo intensivo e vario viaggio, un deserto? L ultima notte la passiamo in un campo tendato fisso nel piccolo deserto del Lompoul, l EcoLodge, sulle dune di sabbia che costeggiano l Atlantico, giusto per non farci mancare niente. Ci si arriva dalla strada principale con 4 km di pista di sabbia in pick-up 4×4 , bagaglio leggero, giusto per la notte. Io con il mio bagaglio a mano, meno di così non posso 🤪

E un camp turistico, con tanto di giri in dromedario o quad sulle dune, massaggi, surf sulle dune di sabbia, cocktails, animazione con tamburi e musica prima della cena. Ma è una piacevole esperienza per chi in un deserto non c’è mai stato. Le tende fisse di tipo beduine hanno anche la doccia ed il water, oltre che veri letti, mobili e zanzariere…

Il campo vero in un deserto è tutta un altra cosa, La mia esperienza in Sahara fatta 35 anni fa ve lo racconterò un altra volta…

Ma la cosa più bella è il freddo!! Dopo i 44 gradi, stare con sciarpa , felpa in pile e giacca è rigenerante. E la doccia! Non credo di aver mai fatto una doccia dentro una tenda…

Ho sognato, nella tenda sotto le coperte, di esser un agente CIA in missione per conto dell intelligence israeliana nella Striscia di Gaza…, probabilmente colpa del cuscus di Ierisera o il russare di Luigi che ricordava il rombo dei bombardieri in avvicinamento…

Una risposta a “Arte , Deserti e CIA..”

  1. Avatar Michele
    Michele

    Bellissime foto Maurizio, goditi il deserto, che deve essere veramente affascinante.

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