
(Chiarisco subito che i falli, nel titolo, non sono calcistici…! Ma procediamo con ordine…)
Sono fortunato, oggi e domani è festività mussulmana e molti marinai delle long-Boat non lavorano. È stato più difficile (relativamente, qui basta pagare) trovare un tour, ma ci saranno leggermente meno turisti in giro per le isole. Alle 12.30 mi vengono a prendere in hotel per il più completo “7 Island Sunset Tour” all included della Lucky Travel, un nome una garanzia! (35 euro di investimento, cena buffet compresa…) Non vedrò l isola di James Bond ma meglio, non resterò deluso…


Ao Nang è davvero bella e vivace la sera, pulita, ordinata, con belle sculture lungomare, moltissima gente in giro anche se un negoziante mi ha detto che il business è scarso e sta scendendo vertiginosamente con l’avvicinarsi della bassa stagione , il prox mese. Non oso pensare allora al casino di gente in alta stagione o a Pucket in questo momento! Questa è zona particolare, risente di tutti e due i monsoni, quello del golfo del Siam e quello del golfo delle Andamane, bisogna stare attenti a quando venirci. Ho già deciso, domani comunque riparto per raggiungere la mia meta finale, Koh Lanta , l isola thailandese classificata come la meno turistica di tutte.
Viaggiare per me è principalmente muoversi, cambiare continuamente,vedere posti nuovi, non necessariamente migliori dei precedenti. Viaggio è esperienza, è abbeverarsi di vita, è cultura. Stare più di due giorni in una spiaggia od in una piscina anche bellissima mi annoia sapendo che più in la ci sono altre cose, altre esperienze, mi piace muovermi. È perfetto il titolo del libro di Terzani “L ultimo giro di giostra “, ha perfettamente ragione, viaggiare è come andare sulle giostre da bambini.
Il viaggio è una droga pesante, una volta provata non se ne può più fare a meno : se non viaggi non sai chi sei, come funziona il mondo, com è il diverso e quanto simile a te è…
Ti si dilata la mente, Impari tante cose , accumuli più velocemente esperienza, ma soprattutto capisci quanto piccolo ed insignificante sei su questa Terra, figuriamoci per l intero Universo. Apprezzi quanto può esser bella la Natura, e quanto terribile può esser l’esistenza per qualcuno, su questo mondo. Ti senti ricco e fortunato in certi contesti, ed un povero Cristo in altri. Apprezzi spesso, con meraviglia , quello che l Uomo è stato ed è capace di fare, di costruire, di innovare.
Il Mondo è un librone, ma se resti negli stessi posti, leggi sempre le stesse pagine (Cit. mod. MC-Adv.)
Magari è troppo analogico come aforisma, dopo questo viaggio completamente digitale dovrei dire “ Il mondo è come il Web, e se non viaggi, navighi solo uno stesso sito o con la stessa app…!🤪”
Ed è con questo spirito che scrivo questi appunti sulla sabbia della spiaggia di Poda Island, nell’ arcipelago delle PhiPhi , con un grande roccione di fronte , quasi in equilibrio in mezzo al mare, aspettando che il sole esegua, come ogni giorno, il suo spettacolo migliore, il tramonto.
Oggi è il compleanno del mio bambino più piccolo, compie 28 anni. Gli auguro di cuore di leggere più di qualche pagina di quel librone, magari non riuscirà a finirlo tutto, ma almeno di farsi una buona idea della trama…
Scusate le divagazioni filosofiche spicciole e riprendo l esperienza della giornata. Giunti al molo , stile catena di montaggio, ci danno la maschera subacquea numerata e ci fanno pagare la tassa per il parco marino protetto obbligatoria (200bhat), e ulteriori 10 bhat (0,25€) per la tassa di imbarco dal molo! Uno ne paga 1200 per il tour ma chiedono ulteriori 10, con tanto di ricevuta (!) scritta a mano, anche questo è l Asia!
Ci imbarcano a gruppi di venti sulle caratteristiche long-Boat, barche propulse da eliche super cavitanti su lunghe linee d assi e collegate a motori da camion, incernierati su un fulcro, spesso a scarichi aperti. Come acceleratore c’è una corda che apre la valvola sul carburatore, timone non esiste , ruotano tutto , motore linea d asse ed elica . Vanno veloci, sono molto rumorose. Qualche coppia, molte famiglie indiane con bambini che sanno piangere più forte del motore al massimo dei giri ed a scarichi aperti…




























A Raylay Beach, dove i ragazzi fanno free-climbing, su pareti molto belle, si attraversa una particolare grotta naturale semiaperta per raggiungere una stupenda spiaggia da cartolina , rovinata purtroppo da un ammasso di bagnanti multietnici. In fondo alla spiaggia , sulla parete rocciosa che la protegge, ci sono due grotte, con un paio di altari chiaramente induisti. Mi avvicino e quello che sembrava da lontano un ammasso di legna spiaggiata e bruciata dal sole, si rivela un cumulo di falli di tutti i colori e dimensioni, alcuni enormi. Sono Lingam, (falli da adorazione) dedicati al Dio hindu Shiva, in questo tempietto eretto alla dea femminile Pranang, in questa strepitosa location naturale . La Thailandia è anche questo, paese buddista ma come tale aperto ad altri culti, induista, mussulmano, cattolico…
Altre isole, altre spiagge stupende ma affollate. Acqua cristallina, sabbia bianca, indiane vestite con il sari che fanno il bagno, ragazze europee in micro costumi che si fanno fotografare atteggiandosi modelle dai fidanzati o amiche. Nei due punti snorkel mi immergo dalla barca ma non c’è quasi niente, sabbia in sospensione e fondale con qualche pesciolino , ma pochi coralli. Dopo le incredibili immersioni alle Raja Ampat , anche questo posto entusiasmante per alcuni, non vale uno scatto della mia Nikon subacquea, che così si è fatta un giro di tre settimane in Tailandia nel mio zaino per niente…Alla fine mi sto accorgendo di usare in fondo il 50% di quel (poco) che ho portato e che mi pesa sulle spalle!
Tup & Mohr Islands, due microscopiche isolette unite da una striscia di sabbia bianchissima, che compare e scompare con la marea , C’è pure la Chicken Island, l isola rocciosa a forma di pollo, giusto per non farci mancare niente ! Vista la bella giornata, il tramonto non è da meno, contemplato da una piccola folla in silenzio, distesi sulla sabbia. Cena in fila al buffet di uno squallido ristorantino a Raylay Beach, ma cibo sufficiente, difficile mangiare male qui in Thailandia .
Ultima sorpresa della lunga giornata, al ritorno, oramai a notte inoltrata, la barca si ferma, spegne tutte le luci (qui quelle di via non sono rosse e verdi, ma rosse e blu…(!) e il marinaio prende un secchio d acqua di mare e lo versa sul ponte della barca . Una cascata di diamantini luminosi si spargono e si spengono ai nostri piedi. E’ il plancton luminescente, basta muovere le mani nell acqua e si illumina. Magia!
Alle 9,30 mi riportano in hotel con il minibus, servizio completo. Stanco morto mi doccio e mi butto sul letto, ma è stata una bella giornata piena.
Domani un altra avventura!

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