Ebbene sì, miei cari e sparuti lettori, è arrivato il momento di scrivere l ultimo post! (Boh, forse il penultimo, non lo so ancora…😉, avrò tempi lunghissimi negli Aereoporti ed in volo…) Non so quanti di voi mi abbiano effettivamente seguito, spero almeno mia moglie ed i bambini…🤪. Ad occhio credo di avere una folla di followers dietro di me di 15-20 persone…
Ho scritto di posti e sensazioni, sempre di getto, senza tante revisioni, per condividere e lasciare una traccia, e sapere che qualcuno di voi mi seguiva, beh, mi ha aiutato molto a dare un senso a tutto questo sforzo. Per cui è con piacere che vi racconto del mio ultimo giorno a Bkk, che è stato bello e lungo 24 ore…infatti salterò la notte perché ho l imbarco per Shanghai alle 02 del mattino…(cosa non si fa noi backpackers per risparmiare sui voli…🤣)
Sveglia con calma, colazione massiccia che mi serve per tutta la giornata e attento impacchettanento delle mie misere cosette nello zaino, teso come un otre, Alle 12 devo lasciare libera la mia suite ed alle 11.30 , dopo un ultimo giretto nel mio rooftop, consegno alla reception il bagaglio per il deposito fino la sera.
Oggi voglio una Bkk diversa, particolare, non turistica, voglio fare un ultimo giro di giostra a modo mio, off the beaten track…Per cui soliti 40 min di metro ( il minimo qui per andare da qualche parte) e poi lunga camminata addentrandomi a piedi a 33 gradi e 100% di umidità nei vicoletti a sud di Chinatown, lungo il fiume. La zona si chiama Talat Noi, una zona povera rimasta come 50 anni fa, casette fatiscenti , negozi di rigattieri, ferrivecchi, meccanici che riciclano tonnellate di pezzi vari di motori .Mercatini rionali e zero turisti farang, ne avrò incontrati 2 o 3 in tutta la mattinata.
So che c’è una stradina che alcuni artisti hanno decorato con vari murales, per valorizzare un po’ la zona, assolutamente degradata ma integra, quindi affascinante nel contrasto con i ricchi malls, e so di un decadente choco-bar dietro l unica , arrugginita, Fiat seicento di Bkk. Una bellissima caccia al tesoro per me, mi diverto a cercare le chicche strane…
E sono ripagato da scene di vita vera, vecchietti che chiacchierano in strada, alberi sacri e tempietti, giardinetti, negozietti strani , vecchie cose della vecchia Bangkok. Il caldo è atroce, sudo come un cammello, cammino molto ma sono contento di esser qui. E la vecchia Fiat seicento c’è ancora!






















Poi entro in un tempio buddista, di quelli poco conosciuti, lo stanno restaurando , non c’è nessuno, solo il caldo e due monaci. E veramente bello e girarci un po’ da serenità e frescura.







Torno a Silom in mototaxi, sono distrutto e disidratato, per cui l unica è rifugiarsi in un mall, bere ed asciugarsi all aria condizionata. Mi riprendo un po’ e Mi spingo con due fermate di metro a Siam Center, ma prima di entrare all MBK per gli ultimi acquisti, oramai lo conosco come le mie tasche, visito il Thai Cultural Center un bel edificio architettonico di fronte, il cui interno ricorda un po’ il Guggenheim a NewYork . Anche qui pochi turisti, solo thai acculturati…Ci sono mostre ed esposizioni, alcune decisamente strane e discutibili, e scopro pure probabilmente l unico negozio di Bkk che vende buon materiale per acquarello, di produzione giapponese e coreana, ma anche noti marchi europei, qui carissimi! oggi è la giornata delle chicche introvabili, ma non compro niente, sono a tappo…







Vi risparmio le trattative per l’ acquisto del regalo per mia moglie, negoziare in Asia è un arte che ha bisogno di decenni…, e comunque ti fregano😜
Penso alla rotta di ritorno in hotel e senza usare per l ennesima volta lo skytrain e poi cambiare o camminare o mototaxi , mi sono ricordato di aver letto che in certi canali di Bkk usano ancora vaporetti come a Venezia ma più veloci. Un po’ di web, un po’ di googlemap ed un po’ di gambe mi portano sotto un ponte dietro gli enormi Mall dove c’è un imbarcadero nascosto . Unico turista occidentale, è un mezzo di trasporto piacevole veloce economico (0.40 euro) usato solo dai locali, spesso per tornare a casa dal lavoro. Non è tanto conosciuto dai turisti, esperienza bellissima, scorci dei grattacieli di Bkk unici , e sbarco praticamente a 5 min dal mio residence! Il canale è stretto, vanno veloci e quando si incrociano provocano onde altissime. Divertente!
Oggi giornata all insegna della Bkk inusuale e nascosta.







Ceno con una coscia di pollo e del riso fritto, in un postaccio all incrocio di un traffico impressionante, sopra il ponte sul canale, dove sono sbarcato, oramai i bhat sono contati…, ho cambiato il grosso che mi rimaneva. Per la cena faccio affidamento ai miei anticorpi oramai rafforzati da anni di viaggi. 🤞
Ritiro lo zaino e dopo la provvidenziale doccia nello spogliatoio della palestra del residence, riesco a fare anche un cambio vestiti perché letteralmente maditi di sudore di una lunga giornata pesante, calda ed afosa e richiudere lo zaino con le ultimissime compere. Non ci sta uno spillo e le cerniere stanno per scoppiare. Lo sforzo finale sarà raggiungere a piedi dal residence la metro per l aeroporto che passa a soli 20 min da qui, con lo zaino. La scelta della posizione dove dormire stata pianificata strategicamente!


Per farmi coraggio e spender gli ultimi spicci, sosto per l ultima volta nel ubiquo 7/11 , anche per asciugare all aria condizionata la nuova camicia già sudata, e farmi l ultima Chang fresca in pace , seduto guardando i rack di snack bevande e cosmetici di questa istituzione. Sono le 21. Amo i 7/11 già dai tempi del Giappone, ove sono fondamentali per la sopravvivenza… Questo è su due piani con anche tavolini .
Alle nove chiudono le scale mobili nelle stazioni per cui vi giuro che è stata dura. Appena adesso a mezzanotte, al gate per Shanghai mi sto rilassando, è stata una bellissima e pesantissima giornata.
Gli ultimi 100 Bhat li investo per comprare un vasetto di balsamo di tigre, ho la schiena a pezzi…


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