Lo sapevo! Il mio istinto mi aveva avvertito, le informazioni recuperate erano abbastanza chiare, Bohol, o meglio Panglao è oramai troppo turistica. Una mini-Boracay , ma sempre sul genere.
Sbarcato stamane puntuale a Tagbilaran, il porto e capoluogo di Bohol, con una bella Apecar vecchio stile , in mezz’ora di spericolati svincolamenti e sorpassi, e con 5 euri, sono arrivato ad Alona Beach, la più bella spiaggia dell isola di Panglao, collegata a Bohol con due ponti trafficati.
Mi faccio sbarcare al McDonald, centro geometrico dell area turistica all interno del quale, protetto dalla AC e con bagni a disposizione, predispongo con calma il piano di attacco bevendo un milkshake. Devo trovare un alloggio per 4 giorni, possibilmente in budget. Oggigiorno con Google map, Agoda, Booking è relativamente semplice. Altro che ai miei tempi!






Comunque, sotto un caldo umido atroce alla fine decido di fermarmi nel primo visitato qui nei dintorni. Che è il meno peggio, comunque comodo e pulito. Qui è tutto diverso, densità, prezzi, qualità. Averlo saputo sarei rimasto un giorno in più a Siquijor ed uno di meno qui, ma oramai….Turisti molti, soprattutto ricchi coreani, ma non solo, prezzi più alti, un labirinto di bar e baretti, resort, tattoo, massaggi, diving centers, agenzie turistiche, negozietti e ristoranti di tutti i generi . La spiaggia c’è ma ci sono molte barche ed una selva di venditori.
Alla fine, dopo un acquazzone fortissimo che però ha leggermente rinfrescato la cappa di umidità precedente, opto per una pizza con forno a legna da Toto&Peppino. E ‘ sempre così, quando uno ha il morale basso ricerca sicurezza e cose familiari. Pizza comunque buona. Mi rifugio in camera , parecchio stanco le alzatacce degli ultimi giorni causa Pappalardo e gli spostamenti cominciano a farsi sentire.
Già rimpiango il mio Baha Bar e L atmosfera dilatata dell isola precedente. Oramai manca una settimana al ritorno. Una videochiamata a casa aiuta.
Ma dopo il tramonto, il posto cambia e si trasforma. Barbecue di pesce sulla spiaggia, tavolini sulla battigia, luci soffuse, musica dal vivo dappertutto, candele e fiaccole, venditori, gente che passeggia , insomma una località di mare, turistica ma vivace.



Il posto ove ho trovato da dormire, a 10 m dal McDonald, ha uno strano nome One4daRoad , ed è in realtà , oltre che un albergo, un bar semi all’ aperto con una caratteristica che attira molto. Avevo già scritto in un post precedente che la cosa che accomuna i paesi del sud-est asiatico, oltre il riso ed il bamboo, è la tradizione del massaggio. Ma c’è ne sarebbe un ‘ altra, che è il biliardo, quello a 15 palle numerate e 6 buche , lo snooker (La parola snooker era un termine dispregiativo americano usato per descrivere una recluta inesperta) L ho riscontrato ed utilizzato in tutti i paesi asiatici che ho visitato, e qui da One4daRoad c’è ne sono ben 5 su due livelli . Questo significa che attira una fauna di ex-pat , turisti e locali , con grandi bevute, soprattutto di birra, ed atmosfera da cameratismo. Oggi sono stanco ma qualche sera qualche partita la farò volentieri.



Boh, Panglao non è così male, qualche giorno sopravviverò in qualche modo , Eppoi nel mio bagno ho trovato un piccolo geko, che è il mio animale portafortuna 🤪

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