Pugni, piroghe e calcoli…

   

Stamane in programma c’è l attraversamento del Parco del Sou Soulum in barca , partenza comodi alle 9, dopo sufficiente colazione. Bernard ci porta in pulmino all’ imbarco della piroga precedentemente prenotata, poi lui farà da solo un lungo giro e ci aspetterà pomeriggio dall altra parte dell enorme delta costellato di isole coperte da mangrovie. 

Dopo due ore di navigazione su una lunga piroga con un fuoribordo da 15 cavalli, sotto un sole cocente ma coperti da un tendalino, atterriamo in un isola con un villaggio isolato. Ho una borsa piena di penne, pastelli, giochini, palloncini per i bambini. Papi, la nostra guida per oggi, ci porta alla scuola del villaggio, dove stanno facendo lezione, ci sono 4 classi.

L accoglienza è calorosa. Le classi sono formate  da decine di bimbi di varia età. Canzoncine e saluti di ringraziamento per i regalini portati e rigorosamente consegnati alle maestre per evitare resse. I video e le foto si sprecano.

Passiamo a vedere il piccolo ospedale/ambulatorio, all’ uscita credo che tutti condividano il pensiero che qui è meglio non stare male…

Ci imbarchiamo sulla nostra piroga e dopo altra mezzoretta di navigazione tra mangrovie ed aironi sbarchiamo in un isoletta deserta.

Sotto due baobab i nostri due piroghieri allestiscono il picnic ed in poco tempo abbiamo dei bei filetti di pesce sfrigolanti sulla griglia improvvisata.

Tiro fuori i miei vecchi dadi da poker ,sempre  dentro il mio storico zainetto da viaggio , da almeno 25 anni e tutti si mettono a giocare a “69” rapidamente imparato.

I filetti ci vengono serviti con riso bianco, limone e cipolla stufata caramellata, tipica senegalese. Tutto buonissimo, concludiamo con la frutta, anche se non capisco proprio come fanno a suicidarsi per annegamento le formiche dentro la mia borraccia chiusa! Mah! questa è Africa!

Altra ora e mezza di piroga e torniamo sulla terraferma, avendo attraversato tutto il Parco Nazionale del Saolum, cioè il delta del fiume.

Ad attenderci c’è il buon Bernard con il pulmino che ci porta a Sokume, per il pernotto ma proviamo la piccola emozione di esser fermati dalla polizia, che vuole controllarci i soldi ed ovviamente vedere se resta qualcosa per loro…

Bernard si prodiga, ma sembra non sentano ragioni. La situazione si risolve quando dice che Luigi è un poliziotto italiano (…ex!). L atteggiamento cambia immediatamente e ci lasciano andare subito senza problemi e senza pagare niente. Anche questa è Africa.

A Sokume pernottiamo presso famiglie locali, che sono unite in una associazione per l accoglienza.  Ed infatti ci accolgono con  una danza con tamburi obbligandoci a ballare con loro (!) Ovviamente paghiamo come un albergo ma proviamo l esperienza di una vera cena senegalese in famiglia. Io in qualità di Chef du Group, sto assieme a Luigi e Mirko da Madam Astou, un donnone gentile che è il capo della associazione. 

stasera dopo cena ho fatto organizzare una dimostrazione di lotta senegalese, una specie di lotta greco-romana ma in cui si potrebbero tirare anche dei pugni… La nostra comunque è una manifestazione dei ragazzotti del paese, fatta solo per noi, ed i pugni non sono consentiti.

Da tre giorni sento un dolore costante alla schiena, ma asimmetrico, a destra che si irradia fino al basso inguine. Non forte ma fastidioso. Credevo un problema di letti ma poi mi è venuto in mente che in una delle ecografie fatte mi avevano riscontrato dei calcoli renali….

Prendo degli antidolorifici e speriamo bene….

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