Mosque du Touba

   

Nei mercati qui in Senegal c è da perdersi dentro, girare a caso, assaporare profumi odori suoni colori la gente la merce gli artigiani , i contrasti,  non aver paura di perdersi nel labirinto, nei vicoli stretti e bui,  di non capire come uscirne per ritrovare il pulmino. Esplorare le varie zone, frutta, ortaggi, carne, pesce, artigiani, sarti, fabbri ecc.ecc. Per gli amanti della fotografia, del ritratto, del reportage è il paradiso…

Alle 8 puntuali ci muoviamo dopo colazione e andiamo al mercato di Kaolak per una mezzoretta. Oggi il programma prevede la visita alla grande moschea di Touba tra le più grandi in Africa  e città nota per il caffè, e raggiungere Saint Louis, sulla costa a nord.

Abbiamo ancora un sacco di roba tra dolci, giochini e generi di conforto da lasciare in un dei tanti poveri villaggi che vediamo lungo la strada. Ne scegliamo uno davvero a caso, povero ma ordinato, e gli facciamo vincere la lotteria per un giorno. Centinaia di fotografie vengono scattate, ai bambini e donne quasi perplessi ed attoniti dei regali e di questa visita aliena inaspettata…

Prima di Touba incrociamo anche un vivace mercato lungo la strada di animali vivi. Troppe foto! Ho dovuto incrementare a 200 giga la memoria  iCloud . Sul gruppo di whatsapp si scatena una bufera di scambi foto, tutte belle…

Oramai la mia macchina fotografica resta nell zaino da giorni…, tutto telefonino oramai!

La Moschea di Touba è davvero bellissima, è tra le più grandi dell Africa, ed è tenuta molto bene. La guida, parla un po’ italiano, ci fa ovviamente entrare scalzi e procura veli, scialli e sottane per le nostre donne del gruppo, agli uomini bastano i calzoni lunghi. Ha marmi rosa del Portogallo, travertino, bianco di Carrara, alabastro nero e rosa dall India, lampadari turchi, soffitti decoratissimi con versetti coranici ed un minareto alto 87 metri. Davvero molto bella, sono soddisfatto della visita malgrado il caldo. Ci sono 42 gradi all ombra, camminare scalzi sul marmo è un impresa, il peggior è quello di Carrara, scotta! Meglio saltellare sul travertino, più isolante.

Il rosario mussulmano ha 100 perle, cioè 33+33+34 , da sgranare almeno 10 volte, per un totale di mille, le perle in basso servono per tener conto delle centinaia fatte..

Il provvidenziale bicchierino di forte caffè di Touba ( non potevamo non berlo qui!) dolce e speziato ce lo offre Bernard da un ambulante, costa meno di 0,10 euro la tazzina…

Pranzo con un sacchettino di popcorn alla stazione di servizio, gli altri con poco di più… non c’è altro. Luigi è disperato…

Ci sono ancora 3 ore buone di strada assolata tra dromedari nell ombra sotto gli alberi e qualche semplice capanna di nomadi, per arrivare a Saint Louis. Dentro il pulmino, con L aria condizionata al massimo ci sono 33 gradi…Alla fine solo in tre faremo il giro ricognitivo in calesse per la vecchia cittadina coloniale, gli altri in hotel che è a 3,5 km dal centro (!). 

La bella Saint Louis ve la racconto domani, spero….

“Il giovane cammina più veloce dell anziano, ma l’anziano conosce la strada “
proverbio senegalese

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