Potevo lasciarvi, miei cari e sparuti lettori, senza un post con le conclusioni e le considerazioni sul mio viaggio in Senegal di 3000 km in 15 giorni? Sono in treno, da Milano a Trieste, cosa volete che faccia , se non scrivere e pensare? Ma giuro che è l ultimo…
Ho trovato in questa avventura quello che mi aspettavo: la Terranga esiste, la gentilezza, la cordialità della gente, l ospitalità l amicizia non l ho potuta apprezzare a pieno e fino in fondo solo per colpa del mio francese, piuttosto scarso, anzi, devo essere realista, è decisamente quasi nullo. Non ci sono problemi di sicurezza , non mi sono mai sentito minacciato e sempre culturalmente ben accettato , in un paese mussulmano ma tollerante ed aperto.
Ho riscoperto la bellezza dell Africa , dopo tanta Asia. Si , l attrazione per questo continente il cosiddetto Mal d’ Africa esiste, ma ti viene dopo, quando ti manca.
Che cosa mi ha colpito di più del Senegal? Sicuramente le donne, non solo quelle belle, ma tutte! Dalle bambine fino alle grasse e vecchie Mamam…
Hanno un portamento, un modo di muoversi, di camminare , di gesticolare, di indossare, di accostare colori a fantasie, trucchi, gioielli, davvero unico
un eleganza raffinata e dettagliatissima per le classi sociali più alte, un eleganza creativa e fantasiosa per quelle più povere, sfruttando mirabilmente il contrasto del colore ebano della pelle con quello dei loro fantasiosi e coloratissimi tessuti e gioielli. Le acconciature sono spettacolari, tanto incredibili da sembrare quasi finte, impossibili da avere…
In poche parole, la loro femminilità, semplice, atavica. I tratti somatici possono esser forti o dolci, raramente banali, spesso piacevoli , estremamente fotogenici.
Poi mi è piaciuto il cibo, spesso semplice e povero ma sempre ben preparato, gustoso, saporito, piacevole.
Ho apprezzato la dignità del lavoro faticosissimo (pescatori, minatori, contadini) per una sopravvivenza comunque in povertà estrema. Capisco la loro necessità di cercare una vita migliore, purtroppo oggi i contrasti tra un benestante ed un povero si amplificano causa la globalizzazione. Vivere in certe condizioni sembra quasi impossibile oggigiorno eppure lo fanno la maggioranza dei senegalesi.
Poi mi sono piaciuti molto i baobab, alberi unici, spettacolari, forti, possenti, resilienti, maestosi, iconici.
Ed i mercati ovviamente, vivaci, veri, caotici, curiosi , semplici nella loro varietà merceologica ma sempre affascinanti, veri incubi batteriologici da immergersi e viverci dentro scattando foto a raffica, ma con la mente, non con questo maledetto cellulare sempre in mano.
Non c’è niente di particolare ed unico in Senegal che giustificherebbe di per sé un viaggio, è TUTTO il paese che permette ad un viaggiatore attento un immersione unica ed affascinante dal punto di vista antropologico culturale naturalistico .
L ambiente è africano ovviamente, ma molto vario, savane, foreste, fiumi , oceano, estuari deserti animali città caotiche, estremo.
Il gruppo di 9 compagni di viaggio che ho avuto e “condotto” alla fine è lo spaccato demografico tipico dei viaggi di Avventure nel Mondo: alcuni veri viaggiatori, altri pseudo viaggiatori, qualche inesperto di Africa o di viaggio, qualcuno coinvolgente, altri meno, qualche contestatore in cerca di approvazioni di gruppo.
Ma sono tutti stati , per me, buoni compagni di un avventura che per fortuna è sempre filata liscia secondo il programma predisposto con gli studi preparatori e realizzato anche grazie all’ esperienza, la professionalità le conoscenze di Bernard, il nostro ottimo autista al cui volante abbiamo affidato sicuri le nostre vite. In tutto il viaggio non ha MAI voluto bere una birra, per serietà professionale .
Ottima la TropicTour , storica Agenzia di appoggio di AnM in Senegal. Disponibili, preparati, esperti.
Quindi non mi resta che ringraziare singolarmente ciascuno del gruppo , a cui forse capiterà di leggere questi post o queste righe:
Erika, per i suggerimenti fotografici e le foto che mi hai fatto
Luigi per avermi gentilmente concesso sempre la scelta del letto nelle 15 notti passate assieme (!) ma ti prego, non continuare a chiamarmi Marcello, come hai sempre fatto fino a Malpensa, mi chiamo Maurizio…
Elena, il tuo entusiasmo per le nuove esperienze di viaggio mi ha fatto ricordare il mio di tanti anni fa. E non abbracciare più caprette pulciose…
Simona grazie della tua perfetta tenuta di contabilità e per esserti immolata fin da subito a dormire con lo “stallone” agitato. Per te lo champagne da parte mia ci sarà sempre
Alessandra, per i tuoi consigli di carattere farmacologico
Mirko per il tuo spirito, la tua generosità e l entusiasmo che hai profuso in questa esperienza , e per il tuo coraggio…
Alla fine , l aria condizionata l hai “quasi” sempre avuta.
Eleonora, per le tue spiegazioni sulla vita di bordo nelle navi da crociera . Per me particolarmente interessante.
Franca per avere dimostrato a tutti ma sopratutto a me , che i “diversamente giovani” sanno viaggiare entusiasticamente, anche in salita e con il caldo.
Ed infine a Davide, detto Dado (anche se non ti ho mai chiamato così neppure quando giocavamo a dadi) per il bel fumetto personalizzato che hai regalato a ciascuno di noi.
Quando hai spiegato perché mi hai disegnato come un T-Rex , il tuo occhio da artista ha visto giusto, e ammetto che non mi sono offeso ma mi ha fatto piacere: Vecchio Grande Forte Cinico Potente Dinosauro Estinto ma che di solito sta sempre da solo e si fa sempre i cazzi suoi…, mi ci riconosco a 100% , hai ragione! Sono io😉
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