
Atterrato a Krabi, con un minivan raggiungo in 45 min Krabi Town, la locali più vicina, perché in effetti Krabi non è una città, è una regione. Arrivo alle 11.30, mi faccio sbarcare in quello che credo sia il centro, sul lungofiume, e mi guardo intorno, zaino in spalla. Il night market sta smobilitando , non c’è quasi nessuno in giro , c’è poco da fare, faccio un giretto nel caldo umido afoso, sono stanco, trovo un ristorante che sta chiudendo e che ha una camera al primo piano e me la faccio andare bene. Diciamo sistemazione sufficiente data l ora e la situazione .
Ho fatto un transfer pazzesco , impensabile, non programmato nel dettaglio, da un isola ad est a sud del paese in una sola giornata e ci sono riuscito solo perché la Thailandia è un paese molto attrezzato, i collegamenti i trasporti e le strade sono eccellenti. In molti paesi dell Asia sarebbe stato impossibile, mi ricordo ancora le strade sterrate in Laos, con bus a 25 km/h…, altro che autostrade ad 8 corsie …
Al mattino scopro che Krabi Town è una cittadina sonnolenta, in riva ad un fiume. Sarà perché domenica, ma mi sembra di scarso interesse turistico . Faccio un giretto in mototaxi per esplorare e scopro due cose, che il simbolo di Krabi è il granchio (Crab in inglese…), creatura fondamentale per il bio equilibrio delle foreste di mangrovie, bellissima la scultura bronzea con lo sfondo del fiume ed i roccioni caratteristici di qui, coperti di vegetazione .
E che qui ce un amore praticamente feticistico per i semafori, davvero monumentali…







Ma qui non ci resto, torno sudato nella mia stanzetta, ri-doccia zaino e via , con un pick-up telonato verso Ao Nang, il piu rinomato centro turistico sulla costa della zona di Krabi, una cittadina/giardino sul lungomare. In 45 minuti, attraversando a 4 corsie le belle rocce che cospargono questa area, mi catapulto in questo tempio del turismo mondiale, pulito ed ordinato.

La qualità ed i prezzi degli hotel sono decisamente più alti, zainetto in spalla alzo il budget e trovo un ottima stanza in un homestay che non avrà le hall architettoniche ed eleganti degli altri, ma che è pulito ed ha tutto ciò che serve (non la piscina, ma per questo non c’è problema, basta infilarsi in uno qualsiasi ed usarla, come faccio ora scrivendo questi appunti rilassato all ombra su una comoda altalena …, o la spiaggia)
Mi vedono stravolto ed oltre ad un bicchiere d acqua , mi regalano generosamente pure la colazione che non era compresa nel prezzo pattuito…, potenza della barba bianca, che qui in Asia viene rispettata… Starò probabilmente due notti qui e quindi svuotando lo zainetto , consegno la roba per la lavanderia (1,5 euro al kg..)









C’è la spiaggia, lunga ed ombreggiata , erosa dall alta marea e sull orizzonte si vede l arcipelago delle piccole PhiPhi , enormi rocce lussureggianti che escono dal mare delle Adamane. Splendide al tramonto. Questa è la zona da cui sono riprese le foto più spettacolari della Thailandia, le spiagge bianche, l isola di James Bond, le isole idilliache dove DiCaprio ha girato the Beach…

Ma , c’è un ma…, che nei poster e nei servizi fotografici non si vede mai, ….la folla! Qui il turismo è imperante, soprattutto europeo di livello, ma anche di ricchi indiani. Molti giovani, molte coppie di tutte le età Negozi bar ristoranti con tutte le gastronomie immaginabili markets, massaggi, alberghi tutto di buon livello, e tante, tante agenzie turistiche che vendono più o meno tutte gli stessi tour a centinaia, con motoscafi o long-Boat per le isolette, per vedere l alba, per cenare al tramonto sulla sabbia, per diving, per snorkelling per vedere la fotoluminescenza del plancton ecc. Sapendo che le stesse isolette sono “vendute” anche da Pucket, l’altra famosa mega-località turistica , più lontana perché sta dall altra parte della enorme insenatura, mi vien male a pensare cosa troverò in quei paradisi quando inevitabilmente ci andrò anch’io, ma una volta qui non posso non andarci…


Rispondi a Maurizio CergolAnnulla risposta