Facile viaggiare così, andare alla reception del tuo albergo, dire che vuoi andare per es a Koh Lanta ( ma vale per qualsiasi località principale) e loro ti dicono disponibilità, costi (abb modesti) orari e ti chiedono in che albergo vai. Voilá, transfer tutto organizzato e sincronizzato taxi , minibus ,traghetti , door to door. E volendo lo puoi fare anche dal web, senza muoverti dal tuo letto!
Mi ricordo 30 anni fa l incubo per prenotare, andando di persona nella caotica stazione di Bangkok in tuktuk al mattino presto, i biglietti per il gruppo che coordinavo allora per spostarsi al nord, a Chang Mai con il vagone letto, con nessuno che parlasse inglese e tutto scritto in caratteri thai come vermicelli…
Adesso è tutto come con il telecomando del tv, premi un tasto e tac, cambia canale, tac e cambi isola. ( …quasi…)
Giornata perfetta per viaggiare, nuvole che non ti fanno voglia di oziare in spiaggia. In meno di 5 ore tra cambi bus traghetti minivan per ottima strada a 4 corsie, sono davanti al 7/11 di longbeach, a Koh Lanta, zaino in spalla a cercare una sistemazione. Non volevo prenotare dal web, non sai mai esattamente dove finisci, cosa c’è vicino, spesso le foto sono ingannevoli ed artefatte. Non c’è tanto turismo, posto per un uomo solo con alta capacità di adattamento, e se necessario , con buon budget, si trova quasi dappertutto . L autista del minibus mi fa sedere davanti, qui la barba bianca, anche di un farang (straniero occidentale) funziona, ma ho il sospetto che volesse solo mostrarmi orgoglioso la sua particolare leva delle marce.






Una volta arrivato mi accorgo di tre cose, questa è zona abbastanza mussulmana, quasi tutte le donne portano il velo, c’è un inizio di sviluppo turistico che stimo in un paio di decine d anni porterà anche questa isola al livello delle altre, e che non sono l unico occidentale in giro, turisti ce ne sono, non tanti come a AoNang, ma molti giovani soprattutto e gruppi o coppie di ragazzine. Tutti con lo scooter a noleggio, indispensabile perché qui tutto è molto distante e dilatato e girarci a piedi è quasi impossibile. Sono nel paesino più sviluppato dell isola, e stanno asfaltando la strada principale portandola a 4 corsie con aiuola centrale, pianificano in grande! Il fatto che è zona di maggioranza mussulmana secondo me è il motivo della scarsa manutenzione, dello scarso sviluppo, delle cose buttate su, di contrasti . Ma il posto è enorme, ha molto potenziale, la spiaggia è lunghissima, i turisti ci sono ma di livello più basso che AoNang o Pattaya. Ritrovo qui , per certi aspetti, l Asia di una volta . Ma oramai non ci sono posti segreti o poco conosciuti, vai sul web, rapida ricerca e scopri subito i posti “ meno turistici” , e così si riempiono…🤣


Decido di stare alla Thai house, una serie di bei bungalow di muratura puliti e tranquilli sulla spiaggia di Turtle Beach , gestiti da una inglese che alla fine vedendomi andare via cala del 30%…Vicino un paio di Beach- bar perfetti per birra al tramonto, uno fa cucina tex-mex che scarto subito , per ovvi motivi, l altro il Turtle Beach lo uso per la colazione la mattina in riva al mare sulla spiaggia deserta ( sarà lunga 5 km almeno…!).
La mattina dopo il tempo non migliora, cielo coperto, la spiaggia non ispira, per cui l unica cosa da fare dopo colazione con le posate iridescenti, è noleggiare un motorino e girare l isola (4 € al giorno). Tengono il mio passaporto in ostaggio, mi danno un casco e parto. Da bravo ing mi segno i km, faccio benzina e calcolo l autonomia con i possibili consumi, e la rotta.




Vado prima a nord, la zona del molo traghetti densa di negozietti e bar per turisti per verificare gli orari ( essendo vecchio analogico, del web ancora non mi fido molto) . Qui è pieno di palestre e ring di Muaythai, a molti giovani piace allenarsi e farsi prendere a calci in faccia dai piccoli istruttori thai, mah!
raggiungo grazie GoogleMap ( di cui ora sono un esperto🤪) il Rock Bar sulla punta estrema, segnalato come uno dei posti più belli dell isola. La location in effetti non è male, posto affascinante, peccato che dovrebbe dare il massimo al tramonto/sera , con musica e gente, ad ora di pranzo , con cielo coperto ed afa è vuoto e sembra trascurato. Disturbo L iguana di guardia, che osservandomi sdegnata si infila lenta sotto il tavolato del bar. Ma le architetture e le coperture di bambù qui sono sempre bellissime ed emanano fascino tropicale. Ne vedo molte, mi piacciono. Fanno davvero molta “ Asia “. I posticini lungo l isola sono semplici e piacevoli, per un turismo giovane e povero, ma entusiasta di assaporare l oriente tropicale.












Scendo verso sud, la LongBeach finisce, la strada si restringe e compaiono le buche sull asfalto. Il mio scooterino sobbalza ma tiene, l ambiente si fa più naturale, barche di pescatori, spiagge ed insenature piccole e non sfruttate.
Taglio l isola e mi sposto sulla costa est attraversando in saliscendi di foreste e baracche.
Giungo alla Old Town, l unico centro abitato sulla costa orientale che mi saluta con un aragosta gigante ed un relitto spiaggiato, le vecchie case dei pescatori su palafitte sul mare sono ora baretti e negozietti, artigianali,semplici ma piacevoli. Quello che vende amache, quello che vende sedie di bamboo, quello che fa frullati tropicali. Mi faccio fare un piccolo pendente con Maucer scritto su un chicco di riso , mi serve per sponsorizzare il blog…🤪, e questo mi sta nello zaino🤣
C è pure un bel tempietto a Buddha sul mare.
Riprendo la strada del ritorno, con sosta in un autogrill(!) per l immancabile spremuta di mango, in questo viaggio non pranzo, ceno solo e con poco.












Inevitabilmente, sulla strada del ritorno il motorino si spegne …ovviamente senza benzina. Mi accorgo solo ora che il contachilometri è rotto ed miei calcoli si son rivelati sbagliati. Ma lungo la strada ogni 3-500 metri c’è quasi sempre un banchetto del rivenditore di bottiglie di benzina. Con l aiuto di un tuktuk di passaggio risolvo il problema, ovviamente come da prassi poi si mette pure a piovere…
Ma son quattro gocce, e per un motociclista veterano come me non sono niente.



Riscatto il mio passaporto , l assicurazione infortuni non è servita neanche stavolta…birretta di aperitivo su un tramonto che malgrado la giornata è magnifico , solito spettacolino di giochi di fuochi in spiaggia e cenetta con ottimo Tom Yung Kong da Mama Dang Kitchen , la cucina thai è buonissima. Se ho tempo in un post ve ne parlerò.
Stasera nel mio bungalow WiFi mi aspetta una lotta con la mia nuvola digitale per prenotare spostamenti e voli di rientro su Bangkok.
Sono arrivato alla mia meta prefissata, Domani inizierà il lento ritorno, ma Koh Lanta alla fine , malgrado il meteo, mi ha soddisfatto , a forza di scooter e birrette sono entrato nel suo giusto mood.





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