

…Dura!
Il piano è di andare a trovare i costruttori di barche in legno del South Sulawesi(Celebes) ma atterrato a Makassar, piove, scopro di aver perso un ora per cambio fuso e in aeropor

to c è la solita Mafietta degli autisti che mi sparano 1,5 milioni di rupie per andare a Tanah Beru, che comunque è troppo tardi per 6 ore di percorso, e so che li hotel non ci sono.
Prendo il bus pubblico ed in 1,5 ore sono in centro a Makassar. Mi trovo un alberghetto (10 €) e mangio un Mie Goren (noodle) nelle baracchette in strada. Caldo umido afoso nessuno in giro. Makassar e decisamente una brutta città.
Del bagaglio nessuna nuova salvo le continue, inutili scuse. Sul bus una ragazza mi aveva chiesto se avevo bisogno di aiuto, ma parlava pochissimo inglese. Contatta e mi da il numero di una sua amica che parla inglese. Su un telefono ho messo una sim indonesiana per avere internet e così chatto con lei.
Gentilissima,si scatena per trovarmi un passaggio in auto per L indomani, ma si accorge che non è facile e che da turista vengo rapinato costantemente chiedendomi il doppio od il triplo del costo del passaggio.
Piano B, mi trova un bus pubblico che arriva li (6 ore di strada…) e mi spiega dove imbarcarmi alle 11, mandandomi mappe, indirizzi, orari ecc.
Tutto per chat su whatsapp.
Si chiama Lian, non so altro…
Mi sveglio comunque presto, colazione con un biscotto e parto a piedi zaino in spalla, pesantissimo, per il luogo dove parte il bus.
Che credevo relativamente vicino ma ci metto 1/2 ora, stravolto dal caldo.
Ma li (un ufficio di un corriere) di bus per dove devo andare io non ci sono.
Sconforto, comincia a fare tardi e non so dove sbattere la testa.
Mi dicono, a cenni, che forse da un altra parte c’è e mi chiamano un mototaxi.
In 5 m arrivo in un piccolo ufficio dove, miracolo, un bus che però va solo fino a Bulukumba, parte alle 10. Non è dove devo andare ma non è distante, circa 1/2 ora di strada. Boh in qualche modo me la caverò e decido di partire comunque.
Nell attesa riesco a comperare forse L ultimo elemento fondamentale per Papua, un costume da bagno…
Nelle 6 ore di bus per le campagne e risaie del sud Sulawesi scopro che uno sconosciuto, straniero, dal blog mi manda un saluto ed un incoraggiamento.
Mi ha fatto un immenso piacere, e gli rispondo che quello che mi serve ora è solo un po’ di fortuna…
Arrivo a Bulukumba alle 15.30. Il bus non va più avanti. Il terminal è in mezzo a niente, nessuno parla inglese. È tardi, alle 18 arriva il buio…
Trovare un mezzo per proseguire sembra impossibile.
“Do you need help sir?”
ecco la botta di culo necessaria, che si materializza nella figura di un simpatico giovanotto, che si rivela un professore di inglese.
Con lui che mi aiuta cerchiamo un mezzo, ma niente da fare. Capita la situazione si offre gentilmente di aiutarmi e di portarmi lui con la sua moto!!!!
Ma prima deve passare nella sua scuola. Mi chiede di fare una lezioncina ai suoi studenti che probabilmente occidentali qui ne hanno visti pochi.
Mi invento un discorsetto in ital_english e tutti contenti mi cantano una canzoncina.
Davvero simpatico e commovente, ma dobbiamo andare, ci sono solo 2 ore di luce ancora.
Lascio il bagaglio a casa di Alexander (il suo vero nome e Nain), il professore che scopro esser anche cintura nera di karatè, prendo un casco e partiamo per Tanah Beru!
Beh, ci sarà un post dedicato più avanti alle barche. Per ora vi dico solo che sarei rimasto volentieri lì due giorni se fosse stato più facile arrivarci.
Ci sono riuscito prob grazie all esperienza di più di 35anni come coordinatore di viaggi di Avventure nel Mondo e la volontà di raggiungere la meta prefissata.
Probabilmente Dio (nella sua veste di Ingegnere Navale) mi ha aiutato.
Tra colleghi ci si aiuta sempre…
Torniamo con il buio, a casa Alexander mi offre il te, mi presenta i suoi parenti, ed anche ospitalità per la notte, una cena a casa di amici, ma non posso davvero accettare.
Mi porta in un albergo dignitoso ma più caro (…15 €)
E non vuole accettare nessun tipo di compenso, neppure per la benzina.
Una persona eccezionale, disponibile e generosa, come tutti gli indonesiani che ho incontrato finora!
Ceno con quello che trovo nell unico baretto aperto vicino al mio hotel, banane fritte con salsetta infernale ed acqua (1.2 €), diventando membro onorario dello staff di The Circle, il bar…
Adesso sono sul bus di ritorno, altre sei ore fino a Makassar e domani volo per le Raja Ampat.
Spero di incontrare Lian, senza di lei non ce l avrei fatta ad arrivare qui!
Sono sereno, anche se so che più avanti non sarà facile.

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