Il transfer door to door prenotato da Pattaya dall app 12Go ha funzionato benissimo, ottimo servizio ! Viaggiare in Thailandia è facile : Minivan dall hotel di Pattaya, bus, traghetto, taxi allo sbarco, tutto coordinato, tutto sincronizzato, senza attese, in circa 6 ore (in parte passate in bus a scrivere il post di ieri) mi hanno catapultato all’ isola di Koh Chang, ma sorpresa…!
Arrivato in zona, inaspettatamente piove, anzi diluvia!😵💫.
Coraggiosamente non avevo prenotato nessun albergo perché volevo capire dal vivo dove e in che zona alloggiare…, dallo sbarco dal traghetto al taxi , il diluvio universale, pioggia tropicale calda ma tanta…Così mi lasciano a White Sand Beach, dopo 20 min di pick-up telonato per una strada con un continuo saliscendi nella foresta tropicale umida, nel centro più popolato dell isola, bagnato fradicio, zaino in spalla(!)…




Quindi non sto tanto a cercare resort ottimali e fascinosi con piscina e bungalow sulla spiaggia, mi infilo nel primo alberghetto sulla strada all inizio del paese , che ad occhio potrebbe andar bene e tratto per una stanza per 2 notti, sgocciolando, poi vedremo…
Costa come quello lussuoso di Pattaya,e non c’è paragone, comunque a me bastano delle lenzuola pulite, aria condizionata ( o ventilatore) ed una doccia, anche fredda, in viaggio mi accontento di poco e qui c’è tutto quello che serve, tv e WiFi compreso. Qualche volta ho dormito, per necessità, in posti che voi umani non potete neppure immaginare🤪
L’isola è grande, montagnosa , lussureggiante e coperta da tanta vegetazione tropicale, appunto perché, l ho scoperto dopo, è una delle zone più piovose della Thailandia…Koh Chang ( tradotto Isola Elefante, data la sua forma ) si trova più a est del paese, praticamente al confine con la Cambogia, nel golfo del Siam. Sono già stato anni fa per un paio di notti, in due isolette limitrofe , più a sud, ma cambogiane, che si trovano di fronte a Sianukville, belle, spartane, selvagge, con solo pochi e principalmente giovani backpackers, dopo la visita del bellissimo AngkorWat. Una ricordo si chiamava isola dei serpenti, indovinate perché, brrrrh! Era addirittura proibito allontanarsi dalla spiaggia ed addentrarsi tra gli alberi….
La pioggia cessa, la doccia è calda, la maglietta si asciuga ,lo zainetto tattico ha retto abbastanza, e spunta un timido sole che fa aumentare l umidità dell’aria ed asciuga la spiaggia, che non è bianca , come il nome suggerisce, ma del solito colore siliceo. Il posto non è male , certo non è una incantevole spiaggetta isolata con una capanna, come qualche volta ho avuto occasione di dormire ( vedi post precedenti nelle Raja Ampat). C’è turismo, servizi, supermercati 7/11, massaggi, agenzie per tour, ristorantini, bar, negozietti , ma in dimensione umana, in 20 min di passeggiata il paese finisce, ma c’è tutto quello che serve, turisti pochi ma presenti . L isola è enorme e più a sud ci saranno spiaggette e posti con resort piu romantici ed isolati, ma dovrei noleggiare un motorino, per esplorarla bene, e non ne ho voglia con il rischio di pioggia che c’è, resto volentieri qui per ora. È uno delle località turistiche thailandesi meno conosciute, meno sfruttate, abbastanza integre. Credo mi fermerò un po’ di giorni, sono stufo e stanco di muovermi.





Il pomeriggio migliora e la serata pure, con la bassa marea la spiaggia si allunga e preparano divanetti e tavolini, fiaccole e lanterne , menù e banchetti di pesce da cui scegliere per mangiarlo sui tavolini lambiti dalle onde, un po’ di musica dal vivo ed il posto, pur semplice, diventa magico e rilassante. Mi ricorda il koh Samui, altra isola famosa ed ora iper sfruttata , ma quando ci venni più di 35 anni fa in viaggio di nozze era al livello turistico comparabile a questa ora…

E cosa poteva fare un uomo solo in un pomeriggio di pioggia in un isola tropicale thailandese? 🤪Prenotare un biglietto (25 €, più costoso dell hotel!) per vedere gli incontri settimanali , che si terranno guarda caso proprio stasera , di MuayThai la tremenda boxe thailandese, un Arte marziale di combattimento antica, messa a punto dall’ esercito Siamese ed ora diventata sport nazionale.
Ceno con poco al night market , vicino all arena, che qui è una specie di stadietto parrocchiale, in fondo al paesino,. A Bkk , per lo stesso costo, ci sono quelli spettacolari ove combattono i campioni.
Dopo le presentazioni ed i balletti propiziatori di rito, assisto a 5 combattimenti da tre round l uno.

Si picchiano e si azzuffano di santa ragione con pugni calci e gomitate, mi ricordano i combattimenti tra galletti nell’ arena in Indonesia🤣 , solo che qui sono piccoli ragazzotti mingherlini ma muscolosi e rapidi e molto aggressivi. Ho visto un paio di KO impressionanti.






Ovviamente poi una volta svenuto anch’io profondamente a letto, come per un KO , per emulazione , in sogno divento come uno di loro, puro fascio di muscoli d acciaio e nervi, veloce e cattivissimo….🤪



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