C è una cosa che accomuna tutti i paesi del Sud Est asiatico, quelli che spesso noi definiamo Estremo Oriente, oltre che il riso ed il bamboo ovviamente, ed è L arte del massaggio…
Io li ho girati tutti oramai, Thailandia, Laos Cambogia,Malesia, Birmania,Indonesia,Filippine,Vietnam,Cina,Giappone ecc., in alcuni ci sono stato più volte. Ed in tutti ho provato vari massaggi.
Vi assicuro che le tecniche sono sempre molto diverse tra loro, in comune hanno che mediamente sono molto economici…
Sono stato annodato, lisciato, accarezzato, stirato,oliato, calpestato con piedi sulla spina dorsale, spremuto, compresso e massaggiato secondo varie tecniche e scuole.
Per cui nella brutta Sorong, città dilatata e forse pericolosa, che non ha niente se non sporcizia e traffico, per passare il tempo nel pomeriggio, ho deciso di fare un massaggio…
Con un po’ di esperienza e Google, trovo vicino al mio hotel il “Family Massage”, nome rassicurante, specialisti in riflessologia digitopressione e massaggio terapeutico. Listino scritto in indonesiano, indecifrabile. Scelgo a naso.
Mi capita un massaggiatore maschio, credo cosa comune in un paese mussulmano, prob un po’ …, però estremamente professionale, con mascherina e divisa.
Beh, è riuscito a smuovere tutto il mio sistema linfatico usando olio e mani forti a tenaglia. Olio e massaggio contropelo non vanno tanto d’accordo però dopo un ora e mezza mi sembrava che tutti i chakra del mio stanco corpo si siano di colpo risvegliati e ringiovaniti…esco che mi sento stranamente alleggerito, anche di 13 euro, che però sono stati investiti bene…
Vado in taxi a vedere le bancherelle con i pesci da farsi alla griglia. Ma non mi sembravano freschi e le troppe mosche attorno mi fanno desistere…mi è passata la voglia.
Ripiego su un semplice nasi goren piccantissimo in uno squallido centro commerciale …
Con un taxi collettivo torno in hotel,stanco, alle 8 mi sembra come se fosse mezzanotte…
Le Raja Ampat sembrano già distanti anni luce, nel tempo oltre che nello spazio.






Stamane alle 6.30 scopro due cose negative, la prima che piove e che la colazione, gratuita, è troppo Indonesiana per i miei gusti. Spaghettini e uova in sugo, o zuppa di pesce all alba, proprio non ce la faccio…
Mi accontento di un caffè solubile e prima di andare in aeroporto (a piedi…è vicino) vado sotto la pioggia, al mercatino locale a cercare un trolley. Girare con sacchetti di nylon non è il massimo.
Trovo solo valige cinesi che si rompono appena attraversi un marciapiede dissestato, e qui lo sono tutti.., per cui niente, cercherò a giakarta.
Come previsto i tagli e le sbucciature fatte sui coralli si sono infettate. Ma ho L antisettico, speriamo bene…
Arrivo in Aereoporto con largo anticipo, ma è stranamente nuovo ben mantenuto e con ottima aria condizionata, per cui mangio un paio di dolcetti e scrivo qui.
Non c’è niente di interessante da comperare qui, a parte forse un astuccio penico 🤣



Mi aspettano due voli da 2,5 ore L uno, cambio a Makassar, per arrivare a giakarta tardo pomeriggio.
E la missione per domani, con fucile ed elmetto e baionetta tra i denti, sarà di presentarsi negli uffici della Saudia a chiedere spiegazioni ed assistenza per il mancato bagaglio. Spero di mantenere la calma…
E poi vedremo, forse torno prima, forse vado nelle Filippine come inizialmente pianificato, forse cambio programma …

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