Yogya, arrivo…!

   

Decisamente L Indonesia è un paese di forti contrasti, tra lusso e servizi eccelsi, a povertà e decadenza assoluta…

La qualità, pulizia e puntualità del sevizio ferroviario è per esempio eccezionale. Sarà forse perché viaggio in classe executive, ma per meno di 40 euro, 7 ore di treno di lusso, è un vero affare!

Indubbiamente una sorpresa! Mi aspettavo un treno più “basic”, non certo questo…, forse perché ho ancora memoria di spostamenti in treno in India o Birmania…

L aereo costa praticamente uguale, forse anche qualche euro in meno, L ho già prenotato per il ritorno.

Ma avevo voglia di viaggiare lentamente, avere tempo per scrivere, vedere il panorama dal finestrino, il verde rigoglioso di Giava, le risaie, assaporare il concetto di “spostamento “, tanto di tempo ne ho, e vi assicuro che in viaggio, è il bene più prezioso…

Sarei potuto andare a Bali, o a Lombok. O ritornare nelle piccole isole Gili. Ma non volevo entrare per la 4 volta in uno dei templi del turismo di massa, metà preferita di ragazzotti surfisti australiani, o del turismo consumistico europeo, annoiato nei magnifici e lussuosi resort Balinesi

L’altra sera mi sono concesso una buona cena, un pescione fritto presentato scenograficamente in piatto come se fosse “esploso”, accompagnato da ottimi gamberi ai ferri speziati e frullato di papaya…un classico indonesiano.

A Yogyakarta (ma i locali la abbreviano Yogya) ci sono già passato, di sfuggita, 25 anni fa, durante il mio primo viaggio in Indonesia come coordinatore di un gruppo di Avventure nel Mondo.

Il Borobudur è uno dei templi buddhisti più famosi, assolutamente imperdibile, al pari di Bagan in Birmania (quello visto 2 volte…)

Ne ho un bel ricordo e lo vorrei rivedere volentieri. Eppoi c’è un altro complesso interessante, il Prambanan, che allora non visitai.

Andammo invece a vedere L Alba sul vulcano Bromo, una levataccia da 3 del mattino che però appaga di una visione davvero spettacolare, una immagine dantesca di un mondo quasi preistorico, mancava solo un dinosauro al pascolo in primo piano, con lo sfondo di vulcani fumanti nella bruma…

Ma no, li non ci torno…troppo sacrificio…mi va bene il ricordo che ne conservo di quella giornata.

Ma ho un altra immagine di Yogya impressa nella mente, un flash, avuto mentre entravo in una pasticceria storica di questa città, centro culturale, artistico, storico dell isola di Giava.

Ed è quella della donna più bella del mondo…

È stato un attimo, una ragazza, alta slanciata, elegante, capelli lunghi mossi e scuri, pelle ambrata, corpo statuario, occhi chiarissimi, ma orientali, lineamenti risultanti probabilmente da incroci di razza Malese, Indiana, Occidentale forse un pizzico di Cinese o polinesiano.

Era accompagnata con un ragazzo con un berretto da baseball probabilmente americano od australiano, parlavano fluentemente in inglese. Non ho la più pallida idea di che nazionalità avesse.

L avrò vista forse per 25 secondi in tutto, mentre passavo tra i tavoli, ma incredibilmente ne conservo L immagine nella memoria da 25 anni…

Ovviamente non torno a Yogyakarta sperando di reincontrarla, ma l atmosfera bohémien di quella antica pasticceria in legno sul viale alberato, con quella creatura dentro, i rickshaws a pedali, i negozietti di artigianato, mi ha lasciato un ricordo bello di quelle poche ore passate li.

Dovrei fermarmi a Yogya 4 notti. Non ho prenotato niente, andrò all avventura trascinandomi il mio nuovo trolley, di cui vado orgoglioso, dalla stazione al centro…🤪

E poi Farò delle escursioni.

Vedremo cosa mi riserva il Destino….

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